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A Civita torna visitabile il Museo Geologico e delle Frane

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BAGNOREGIO - Segnali di ripresa da uno dei luoghi simbolo della Tuscia: a Civita di Bagnoregio riapre il Museo Geologico e delle Frane, un luogo importante per conoscere tanti aspetti della vita e della particolarità del borgo sospeso sulla Valle dei Calanchi. Un racconto fatto di fossili, frane e di un dialogo continuo e costante tra l'uomo e la natura.

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Questo è quello che i visitatori si trovano a vivere entrando nello spazio museale di Palazzo Alemanni, in piazza San Donato, la principale del paese.

Dopo la chiusura, il Museo torna a vivere grazie alla voce e alla professionalità dell'Associazione Culturale Geo Teverina che con Casa Civita è al lavoro per il rilancio dell'esperienza museale e delle attività.

A causa delle misure di sicurezza anti-Covid l’accesso è consentito a numeri ristretti di persone per ogni fascia oraria, 25 ogni ora. Si consiglia di acquistare il ticket online (indicando l’orario di visita voluto) al momento dell’acquisto del biglietto d’ingresso al ponte di Civita. In alternativa è acquistabile, se rimangono posti ancora prenotabili nella fascia oraria voluta, anche direttamente in biglietteria.

L'apertura, da sabato 6 giugno, e fino a settembre è prevista nei soli giorni di venerdì, sabato, domenica e festivi. Gli orari di visita sono dalle 10 alle 18, con una pausa prevista dalle 13.30 alle 14. Costo ingresso al Museo 3 euro (prezzo ridotto per tutto il 2020 rispetto al costo ordinario di 8 euro).

Il Museo illustra la storia di resilienza, nel continuo dialogo tra uomo e natura, di Civita di Bagnoregio. Una tappa fondamentale per comprendere le ragioni e le problematiche di uno dei posti più affascinanti al mondo. Nella varie sale è raccontata la storia geologica dell’area, i processi di instabilità in atto sui versanti, le opere di monitoraggio e di stabilizzazione, le frane storiche.

"L’esperienza rende possibile un viaggio nel tempo - spiegano da Casa Civita - : alla scoperta del mare di oltre 1 milione di anni fa e dei vulcani del Distretto Vulsino, che con i loro prodotti hanno ricoperto gran parte della provincia di Viterbo. Un percorso nella comprensione di ciò che avviene costantemente in quasi tutta Italia (oltre mezzo milione di frane censite), la porta di accesso ad uno dei luoghi più sorprendenti d’Italia. All’interno sono presenti diversi fossili interessanti e in grado di appassionare grandi e piccoli.

Il Museo Geologico e delle Frane di Civita di Bagnoregio si pone come luogo di sintesi ed esposizione dei pregi naturalistici della zona compresa tra il Lago di Bolsena e la Valle dei Fiumi Paglia e Tevere, e come centro di studio e di interazione per accademici, professionisti o semplici appassionati di discipline quali ingegneria, archeologia, agronomia, e scienze della Terra: geologia applicata, geomorfologia, idrogeologia, geologia stratigrafica, vulcanologia, mineralogia, paleontologia dei molluschi e dei vertebrati. L’esposizione che è possibile trovare all’interno è stata curata, con scrupolosa professionalità, dall’Associazione Geo Teverina. La stessa associazione è incaricata di rendere possibile la migliore esperienza di visita dello spazio museale.

Il Museo promuove, coordina ed elabora la ricerca scientifica: non è un mero luogo di raccolta ed esposizione dei dati - concludono invitando alla visita - ma un centro di riferimento attivo e dinamico per abitanti del luogo, turisti, studenti, professionisti, accademici e ricercatori, in cui ciascuno possa valorizzare le proprie attitudini.

Anselmo Cianchi