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Fiera di esserci... arriva Tarquinia Mo.Me.M.A. per andare oltre la mostra mercato macchine agricole

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TARQUINIA - Fiera di tornare... è il sindaco Giulivi ad accogliere la stampa chiedendo di andare oltre la fiera stessa, parlando di Tarquinia, in un progetto per innalzarne il livello culturale ed artistico.

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Nasce Tarquinia Mo.Me.M.A., Mostra Mercato Macchine agricole, che il 29, 30 aprile e il 1° maggio 2023 riempirà di nuovo il lido con un allestimento fieristico completamente rinnovato e, per quest'anno, interamente gestito dall'amministrazione comunale. "Parliamo dell'evoluzione di questa mostra mercato che ha cinquant'anni e vuole guardare avanti, evitando di farlo sul passato e proiettandoci sul futuro".

Ed è qui che si svelano luogo e percorso, l'immagine su colori pastello, con lo sfondo celeste del mare e una mongolfiera che si innalza sull'indicazione delle aree tematiche che saranno protagoniste: le macchine agricole, innanzitutto, e poi convegni, spettacoli, enogastronomia, casa e tempo libero, show cooking, arredamento, giardinaggio, energie rinnovabili, shopping, edilizia, prodotti tipici e cultura. Tutti con il proprio colore pastello di appartenzenza, rosa, azzurro, verde e arancio, che serviranno per dare la giusta indicazione tematica durante il percorso.

Ad assumersi la responsabilità del progetto è Gianni Di Nardo (Segretario Generale di Unacma): "Questo è un atto d'amore che parte da un'idea, nata dialogando con l'amministrazione. Non sarà una ripartenza che sia tale e quale a prima, piuttosto progettiamo una nuova veste partendo dalla tradizione, fiera di tornare e mostrarsi al pubblico. Si parte dallo spazio di interesse già conquistato negli anni, radicato nella peculiarità della città e del territorio. Si parte anche dall'amore per Tarquinia, piena di risorse, le Saline, la casa natale di Cardarelli e ovviamente gli Etruschi. La Mostra mercato macchine agricole è il cuore dell'evento, da potenziare perché molte fiere sono in crisi, solo alcune hanno successo e crescono anno dopo anno, perché sono riuscite a rinnovarsi. Non daremo al visitatore solo l'esperienza della mostra mercato, con merce esposta spesso a casaccio, ma un progetto vero, pensato nella sua ristrutturazione come viene fatto nelle case con l'architetto. Tutto è realizzato in funzione del visitatore, con mappe e indicazioni strutturali, aree specifiche per ciascun settore merceologico, percorsi dedicati ed offerta ampia".

Una mappa indica con colori i vari settori,  che saranno illustrati anche lungo il percorso che comprenderà le macchine agricole, con stand interpretati in visione 4.0, senza riempire i piazzali della fiera con un grande numeri di attrezzi ma con spazi di rappresentanza, tutti identici, per far incontrare imprenditori e potenziali clienti,e con l'esposizione di una sola macchina a propria scelta. Poi area macchine da giardino, per presentare macchine nuove e soprattutto robot e attrezzi a batteria, per il giardinaggio hobbystico, nello spazio plein air casette di legno, prato a rotoli, zona nautica per piccolo diporto, piccola pesca e sport acquatici. Poi ferramenta, casalinghi ed edilizia, con uno spazio dei mercanti di Ponte Milvio, con area dedicata, e il mercato della domenica, per le proposte di casa e lo shopping.

"Il cuore sarà dedicato a Tarquinia con le sue peculiarità, l'Agraria, la scuola Cardarelli, la presentazione del Divino etrusco. Infine - ha proseguito Di Nardo - perché non c'è buona festa senza buon cibo, sarà presente l'area food per tutti i venditori di prodotti gastronomici, con tavoli e panche per consumare i prodotti sul posto in tranquillità. All'ingresso, lato lungomare, ci saranno le associazioni con convegni e show cooking. Stiamo lavorando ad un'area per i mezzi storici e le gare dei trattori, tutto sarà indicato nella cartina. E' una tre giorni tarquiniese che valorizzerà l'amore per Tarquinia".

Una scelta precisa, quella dell'amministrazione, che ha puntato su professionisti del settore per rilanciare un evento storico aggiornandolo ai tempi moderni, come ha precisato il vice sindaco Luigi Serafini: "Abbiamo 'rapito' Gianni all'Ema di Bologna per coinvolgerlo nella nuova fiera, perché con il suo ruolo ne conosceva storia e problematiche, ci siamo affidati a lui per questo progetto, rivolgendosi all'esterno per fare qualcosa di nuovo. Nel tempo abbiamo creato parcheggi e ne arriveranno nuovi per evitare le file che creano problemi verso il Lido. Mi piace ricordare che tornano i convegni, come accadeva in passato, per dare importanza al settore dell'agricoltura, con due tensostrutture, in quella più grande ci sarà anche l'info point comunale. Quattro o cinque appuntamenti al giorno con temi nuovi e di respiro nazionale, con il Dafne e il professor Monarca, le scuole e il villaggio dell'università Agraria, che porterà i propri animali e un angolo dedicato ai piatti tipici maremmani".

Sulla gestione delle problematiche cittadine interviene direttamente il sindaco Giulivi: "Come snelliamo il transito? La via per arrivare al Lido è chiaramaente solo una, ma i parcheggi saranno attivati mano a mano secondo il completamento dal numero 1 fino al 4, alle Saline, dove è annessa l'area camper. Lo scopo è rendere fruibile anche ai turisti questo fine settimana, snellendo il lido dalle code e dal caos che scaturiva. Tutti avranno i servizi necessari, compresi tanti bagni, dobbiamo dire che abbiamo girato pagina, sia per i turisti, che i residenti e chi viene per la fiera. Il Comune fa un investimento importante, non solo sulla fiera ma sul futuro, per fare le cose importanti ci vogliono investimenti. Lo scopo è chiudere in pareggio, come di logica, e se ci fosse un guadagno sarà investito sul territorio".

Parole che fanno intervenire ancora Di Nardo: "Non sarà il mercato delle bancarelle ma un progetto per sviluppare l'economia tarquiniese, partendo dal nuovo luogo che fa capire quanto siamo fieri, dalla mongolfiera che porta in alto e può sembrare anche un cappello da cuoco. Per noi è una scommessa, facciamo fiere istituzionali e per la prima volta ci mettiamo a disposizione di una fiera territoriale, noi ci crediamo e vorremmo che tutti siano davvero siano fieri. Il nostro target è portare il visitatore del circondario, romani, umbri, toscani, non solo i locali, oltre alla macchina agricola che già attira gli imprenditori del luogo, perché la proposta è la cultura, e magari far conoscere quanto ci sia da visitare, ad esempio la necropoli, patrimonio Unesco, invitando a tornare in futuro. A questo servono i tre giorni della fiera".

Parlando di logo non poteva che intervenire Leonardo Tosoni, per conto di Skylab che sta curando grafica e comunicazione: "E' un onore partecipare a questo progetto, la fiera è uno degli eventi che mi ha fatto crescere e conoscere la comunicazione, oggi partecipare al cambiamento radicale è una grande opportunità che deve essere colta da tutti i cittadini. Siamo all'inizio ma siamo professionisti e tutto sarà dedicato a questo 'essere fiera', di tornare, di esserci, e chiediamo a tutti di comprendere le storie che mostreremo con i colori pastello. Nascerà un contest 'fieraditarquinia' per mettere sui social un racconto sulle persone e i luoghi della nostra città, un'immagine positiva che possa indicizzare il nome stesso di Tarquinia, vogliamo invertire la tendenza delle critiche e far parlare le bellezze".

La conferenza di presentazione di Tarquinia Mo.Me.M.A. è solo il primo passo, per svelare la narrazione sull'atteso ritorno della fiera; presto arriverà un bando a disposizione dei commercianti che potranno conoscere i costi e chiedere di partecipare, che saranno poi selezionati dall'amministrazione, tenendo conto della qualità. Più avanti saranno annunciati i partecipanti, gli eventi, i convegni e le iniziative organizzate a corollario della mostra mercato.

Teresa Pierini