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La bellezza de La Frasca e il futuro sostenibile: Tarquinia celebra la Giornata Europea dei Parchi

In Provincia
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TARQUINIA - La Giornata Europea dei Parchi è stata celebrata questa mattina sul litorale etrusco coinvolgendo chi nell'immediato futuro sarà chiamato a proteggerli: gli studenti dell'istituto Agrario Cardarelli.

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Un lunga mattinata iniziata con la visita guidata al monumento naturale La Frasca, di proprietà dell'Arsial e al centro del successivo convegno nella sala consiliare.

I ragazzi sono così stati accolti nel palazzo comunale dal vice sindaco Serafini, che ha ricordato la bellissima visita con i ragazzi, che per la gran parte hanno scoperto il parco e fatto una merenda grazie al biodistretto Met, Maremma Etrusca e Monti della Tolfa. La giornata è patrocinata dall'ONU ed è stato mostrato un messaggio di saluto del segretario António Guterres, che ha sottolineato quanto stiamo distruggendo la terra e che bisogna passare dalle parole degli accordi ai fatti, per un futuro sostenibile per tutti.

Prende così il via il convegno "Biodiversità, cibo e salute" con le parole di Vito Consoli (direttore Direzione ambiente Regione Lazio) che dopo il racconto sulla celebrazione dei parchi ha ricordato che: "Il Lazio è una delle regioni con più aree protette, oltre 100, abbiamo tantissima biodiversità ed è giusto farla conoscere, specie ai giovani.  Ora il problema sono le specie 'aliene', che distruggono e fanno perdere la biodiversità autoctona. Voi che fate agraria dovete tutelate la nostra natura e cultura ed evitare che arrivino animali e piante da fuori" ha concluso rivolgendosi direttamente agli studenti.

Il  sindaco ha salutato in collegamento streaming, anche lui ricordardando l'importanza di proteggere gli habitat sul territorio.

Una missione ribadita anche da Andrea Napoletano (commissario Arsial): "Voglio parlare al presente, è oggi il momento della conoscenza per non fare morire il Paese e scegliere la prosperità. Il parco La Frasca è dell'Arsial, che si occupa della sua protezione, sviluppo e promozione, insieme abbiamo una responsabilità: amare questo luogo incredibile in cui viviamo". Il commissario è stato seguito da responsabili Arsial che hanno tracciato la storia dell'Ente e l'impatto sul territorio, specie in borghi rurali come quelli del viterbese e ancora il dettaglio sulla vegetazione de La Frasca, che nasce come una pineta frangivento per evitare danni sulle culture agricole, e sarà presto rinnovata per lasciare spazio alle querce, più adatte al territorio, che saranno piantumate nel tempo al posto dei pini.

Dall'Arsial all'Univeristà della Tuscia con il direttore Dafne Danilo Monarca, che ha invitato i ragazzi a studiare, per creare un bagaglio di conosceza utile a non farsi sostituire dall'intelligenza artificiale, ha concluso ironizzando, forse nemmeno troppo. A seguire due docenti hanno presentato alcuni esperimenti in corso nel dipartimento, primo in Italia per la ricerca.

Stefania Astolfi ha puntato il dito sull'aumento di richiesta di cibo, mentre il suolo scarseggia ed è in deperimento, su cui si sovrappone il cambiamento climatico con fenomeni estremi sempre più frequenti. "Per questo è necessario scegliere colture resilienti a siccità, calore e malattie. Al Dafne si stanno realizzando progetti ed esperimenti - ha precisato - tenendo conto delle nuove condizioni, ad esempio grano in grado di tollerare stress e pomodori coltivati in area salina trattati con biochar da resti forestali. Un altro progetto sta studiando miglioramenti sulla qualità nutrizionale delle culture, per coprire carenza di ferro, zinco e vitamine".

Ancora laboratorio con  Roberto Ruggeri che ha parlato di frumento duro: "La pianta più tipica di questo ambiente, che soffre molto l'innalzamento della temperatura in primavera, causando la maturazione precoce e successivamente meno produzione. Stiamo cercando e testando nuove varietà nel Mediterraneo che tra dieci anni ci porteranno nuove colture, mentre al momento si opera una modifica della fertilizzazione, passando dal minerale a trattamenti diversi".

In chiusura Odoardo Basili ex docente di agraria ed oggi al biodistretto Met: "Con gli studenti dell'ultimo anno siamo anche noi al lavoro sulla caratterizzazione del cereale per la valorizzazione dei prodotti territoriali - ha sottolineato -. Al momento abbiamo 70 varietà in osservazione, come il duro rosso di Allumiere e la selezione Sasso, o i turanici di Tolfa. Coltivando manualmente, per evitare contaminazioni, raccogliamo una spiga su cui si fa screening per poi procedere a confronti in blocchi randomizzati. Stiamo realizzando una selezione di qualità".

Consoli ha infine portato i saluti dell'assessore Righini e della consigliera regionale Paterna, entrambi impegnati in commissione e per questo impossibilitati a partecipare al convegno.

Tanti argomenti utili per gli studenti di agraria ma anche per gli enti e le amministrazioni, che unite possono prendere le giuste decisioni in difesa dell'ambiente e del territorio.

La giornata tarquiniese si è conclusa con un buffet realizzato con i prodotti "Natura in campo" del biodistretto Met, Maremma Etrusca e Monti della Tolfa, preparati nella cucina del ristorante l'AmbArAdAm, gustato dai presenti sotto il dehor in piazza, in una spendida giornata di sole.

Teresa Pierini e Anselmo Cianchi