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Tutti innamorati di Gloria: ennesimo successo

L'immagine simbolo: Gloria spenta, Facchino centrale acceso

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VITERBO - Gloria ha trionfato di nuovo, confermandosi non solo per la sua bellezza, merito di Raffaele Ascenzi, ma anche per la sua attrattività: piace a tutti e ogni anno stupisce, permettondo sorprese, pur annunciate, come lo spegnimento all'altezza di via Cavour. Questa la nostra visione speciale da piazza del Plebiscito (guarda le foto cliccando qui).

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Dopo giorni di incontri e raccomandazioni alla prudenza, Viterbo ha celebrato la festa più bella, con serenità e tranquillità. Afflusso maggiore rispetto al 2016, che ricordiamo era un sabato, e solo gioia nella serata dedicata alla santa patrona.

Tra gli ospiti di Palazzo dei priori non si sono visti gli attori che erano stati invitati, tuttora impeganti nelle riprese di film sul territorio, mentre è giunto Dario Salvatori, giornalista e critico musicale, al suo primo incontro con la festa viterbese. Insieme a lui Antonella Elia, accompagnata dal fidanzato, tutti in attesa di ammirare qualcosa che hanno avuto modo di conoscere, informandosi a dovere. Nelle sale del Palazzo Comunale Federico, l'inventore della pagina fb Le frasi di Osho, punto di riferimento per l'ironia elegante ma pur sempre pungente. E ancora tanti amministratori e personaggi famosi del territorio, Donna Claudia Ruspoli con i suoi ospiti, Roberto Joppolo, artista e negli anni '80 ideatore di una delle Macchine, qualche sindaco.

In prefettura un blindatissimo Claudio Lotito e tra la folla, esattamente davanti la chiesa del Suffragio Alessio Bernabei con Patrizio Ratto, tarquiniesi, entrambi usciti dalla scuola di Amici di Maria De Fillippi. Sul percorso Alice Sabatini, Miss Italia 2015, che come avevamo annunciato su questa pagine ha accettato la proposta del Sodalizio Facchini di Santa Rosa di essere la prima madrina del Trasporto, seguito al seguito dall'inizio alla fine. "Uno spettacolo bellissimo - confessa alla fine - davvero emozionante, mi è piaciuto seguirla tutta perché è stato davvero unico".

Si spengono le luci, è arrivato il momento più bello, Gloria si alza sulle spalle dei Facchini al grido Sollevate e fermi impartito da Sandro Rossi. Scende il silenzio, tutti ammirano il Campanile che cammina, passo dopo passo, fino al momento più bello, quello che rende unico il Trasporto 2017: all'altezza del palazzo della Provincia, in via Cavour, Gloria si spegne, rimangono accese solo le luci vive delle fiammelle e un faro potente illumina il Facchino al centro. Forza, Fede e Volontà, quello che cinquant'anni fa ha permesso ad una quarantina di coraggiosi rimasti sotto il Volo d'Angeli di non mollare, di seguire gli ordini e appoggiare la Macchina al palazzo, evitando il peggio.

Pochi passi e Gloria si illumina di nuovo, mentre gira per chi non c'è più, tra cui Giorgio Capitani, ambasciatore del sodalizio e grande regista, scomparso il 25 marzo di quest'anno, che in una delle puntate del seguitissimo Maresciallo Rocca mise proprio le immagini del Trasporto, mostrandolo all'Italia televisiva.

La festa si conclude così, con la Macchina che prosegue il suo percorso, tra una serie infinita di Evviva Santa Rosa e un enorme amore da parte della città. Ora non resta che farla crescere, farla conoscere ovunque, con via Marconi che si avvia a diventare parte integrante del percorso, estendondo notevolmente la capacità di accoglienza della città. Promozione e lancio di uno spettacolo unico, lo merita il Sodalizio, lo merita chi ogni cinque anni "reinventa" il Campanile, lo merita tutta la città.

Teresa Pierini